Post

Visualizzazione dei post da aprile, 2025

L’importanza di darsi del tempo

  Non credo di dovervi ricordare chi è Roger Federer, non credo di dover ricordare a quanti tornei ha partecipato durante la sua carriera, quanti ne ha vinti (non tutti, pensate un pò!) e nemmeno di dovergli fare i conti in tasca parlando dei premi in denaro che ha portato a casa con le vittorie. Torniamo indietro nel tempo, precisamente al 2001, a quando risale il primo torneo vinto nella sua carriera, dopo aver fatto ingresso nel professionismo (perciò nel circuito ATP) nel 1998, prima di compiere 17 anni. Pensate quanto avrebbe potuto essere straziante per un giovane e ambizioso professionista, passare i primi 3 anni di carriera professionistica senza conquistare un torneo; ovviamente se avesse avuto a disposizione solo la povera mentalità del valutare solo il risultato finale, trascurando tutto il lavoro di crescita e conquista di piccoli traguardi intermedi.  È giusto ricordare che avesse però vinto, nel 1997,  l’edizione juniores del torneo di Wimbledon e avesse...

#MotivazionedelLunedì

  Gli atleti che hanno i migliori risultati motivazionali sono quelli che sono prevalentemente intrinsecamente motivati, poiché tendono a perseverare nel raggiungimento degli obiettivi senza bisogno di stimoli esterni. Questi atleti godono di padroneggiare i compiti che compongono la disciplina scelta, ma non necessariamente hanno una forte vena competitiva nella loro personalità. Al contrario, gli atleti che sono prevalentemente estrinsecamente motivati tendono a scoraggiarsi quando sperimentano un calo di forma, e spesso non hanno la spinta competitiva per diventare campioni. Un esempio di atleta intrinsecamente motivato può essere un corridore che corre per il piacere di migliorare le proprie prestazioni e per il divertimento della competizione, piuttosto che per la conquista di un premio o una vittoria. Questo tipo di atleta è spinto da un desiderio interiore di migliorarsi continuamente e di sperimentare nuove sfide, il che lo rende più resiliente di fronte alle difficoltà e...

Storie dal mondo

  Dal 1993 Shaquille O'Neal ha intrapreso, parallelamente a quella di cestista, anche la carriera di rapper. Finora ha pubblicato cinque album in studio […] ha inoltre inciso delle tracce per le colonne sonore dei film ai quali ha partecipato anche in qualità di attore protagonista. “Marco perché ci parli di lui oggi?” Inizio ricordando grazie a cosa è conosciuto in tutto il modo: Shaquille Rashaun O'Neal è conosciuto in tutto il mondo grazie alla sua carriera, ormai conclusa, come ex cestista, ha giocato per li Orlando Magic, Los Angeles Lakers, Miami Heat, Phoenix Suns, Cleveland Cavaliers e Boston Celtics, in questo ordine temporale, e grazie alle performance ottenute sul campo, è considerato tra i migliori giocatori nella storia della pallacanestro. Come dicevo all’inizio, dal 1993 ha intrapreso una carriera parallela, e non credo perché avesse bisogno di arrotondare le entrate, lo ha fatto per un semplice motivo: lo rendeva felice perché adorava farlo. “Ok, beato lu...

Le piccole cose, piccole non sono.

 Seguimi e ti diró: "Ma mi stai pedinando?" Non seguire me, segui il tuo percorso, innamorati delle piccole cose che ti succedono ogni giorno. Innamorati del caffè che vai a prendere, dello stesso caffè di tutti i giorni. Innamorati della strada che stai percorrendo, Non parlo di asfalto (e buche), Innamorati dei tuoi impegni, dei "soliti" impegni, Che non sono mai uguali. Innamorati delle cose che hai, quelle che vuoi e quelle che "ti ritrovi " (ovviamente non del male), perché se le trascuri, o le dai per scontate, un giorno le perderai, tutte. Sarà un "niente" che ti mancherà per sempre.

Riflessioni pasquali

 Hai solo un compito fondamentale e improrogabile nella vita: Vivere libero e meraviglioso, rendere la vita una meravigliosa avventura. Inizia oggi, non aspettare niente. Inizia la domenica, inizia alle 23, inizia l'ultimo giorno del mese. Basta che inizi. Buona Pasqua a tutti.

Introspezione

  Non è una bella giornata quanto avrei desiderato fosse, la vita non è sempre come vorrei e capita di vivere esperienze diverse dai nostri progetti. Pensare a tutto questo mi fa pensare ad una parola, hamingju No, non è elfico o una lingua di qualche creatura fiabesca, è islandese. Ti chiederai perché l’islandese, beh quando nominano l’Islanda e la mia anima, attraverso le mie orecchie lo sente, viene la pelle d’oca. L’Islanda è il mio luogo del cuore, la cultura islandese mi affascina da quando ho avuto il primo contatto con lei.  L’Islanda mi affascina, motivo per cui ho iniziato autonomamente a studiare l’islandese. Si, mi affascina, ricordi? Non sapevo perché, l’alfabeto diverso, la lontananza dal mio mondo, il fascino di un territorio estremo, coperto di ghiaccio ma pieno di vulcani. Tutto determina un cocktail che mi sconvolge l’esistenza. Penso che la musica sia vita, se tu sei d’accordo, fidati , penso che il miglior modo per immergermi della cultura isla...

Storie dal mondo

  era solito curare il look prima delle partite con una assiduità pari alla preparazione fisica; prima delle partite sceglieva accuratamente i vestiti e la pettinatura da portare in campo; ha lanciato nel mondo la moda del look sciamanico caratterizzato da capelli lunghi, lisci e apparentemente incolti, uniti a barba e baffi pronunciati. Non vedo nulla di strano, sono infatti convinto che prendendosi cura del proprio aspetto, si condizioni la mente e si “imponga” al cervello di non creare immagini in contrasto con il look che si tiene. Il discorso si esalta quando portiamo questo discorso, relativo alla stretta relazione tra  aspetto fisico e mentalità, all’interno del mondo dello sport professionistico internazionale. Non parliamo del campionato mondiale di braccio di ferro (con il massimo dovuto rispetto), parliamo dello sport elegante per eccellenza, il tennis. Quante volte parliamo e diciamo che usciamo di casa vestiti bene, anche se non abbiamo un particolare motiv...

Martedì di crescita

  Il miglioramento costante nasce da piccole azioni quotidiane, eseguite in modo corretto e ripetute ogni giorno. Vediamo un consiglio di gestione del tempo da poter convertire immediatamente in azioni concrete: Gestione epicurea del tempo Questo tipo di approccio mira a ottenere i risultati desiderati con il minimo sforzo e stress , simile al concetto di "vittoria epicurea" in cui una squadra vinca con il minimo sforzo. Chi mi conosce, sa che le cose impegnative e richiedenti un “qualunque tipo di sforzo”, sono quelle che voglio, perciò immagino le opposizioni che potrebbe generare questo post. Per questo motivo specifico immediatamente questo: siano benvenuti gli sforzi, ciò che demonizzo è lo stress. Parola della scienza, lo stress distrugge qualsiasi cosa positiva in noi, perciò perché ostinarci a volerlo gestire? È come se prendessimo in considerazione il “come convivere con le scorie nucleari in casa”, semplice, non lo fai! L’approccio epicureo implica di gesti...

#motivazioneDelLunedi

  Ogni lunedì è un nuovo inizio. Non smettere mai di credere in te e nelle cose che potresti realizzare in questa nuova settimana. Tra virgolette, citazioni di Kobe Bryant. “Il momento in cui ti arrendi, è il momento in cui lasci vincere qualcun altro.” Troppo duro? Se non altro è incisivo e ci induce a pensare: Quante volte rinunciamo a fare qualcosa per paura di sentirci misurati? Di sentirci messi alla prova? O semplicemente sentiamo che ci vogliano sentire il polso? Non lo fanno perché sono cattivi, tutti possiamo essere più o meno bravi a parole, fino a quando siamo seduti ad una scrivania e nessuno è in grado di metterci alla prova. Fino a lì siamo ‘bravi tutti’ (da scrittore fatico terribilmente solo a far entrare questa frase in testa, però è propedeutica al cogliere pienamente il senso del discorso. Perché, in realtà, non lo siamo (pareggio almeno i conti), molti si riempiono la bocca di belle parole, ma vivono in maniera opposta a ciò che affermano. Arrivano a dipinge...