#MotivazionedelLunedì

 Gli atleti che hanno i migliori risultati motivazionali sono quelli che sono prevalentemente intrinsecamente motivati, poiché tendono a perseverare nel raggiungimento degli obiettivi senza bisogno di stimoli esterni. Questi atleti godono di padroneggiare i compiti che compongono la disciplina scelta, ma non necessariamente hanno una forte vena competitiva nella loro personalità. Al contrario, gli atleti che sono prevalentemente estrinsecamente motivati tendono a scoraggiarsi quando sperimentano un calo di forma, e spesso non hanno la spinta competitiva per diventare campioni.


Un esempio di atleta intrinsecamente motivato può essere un corridore che corre per il piacere di migliorare le proprie prestazioni e per il divertimento della competizione, piuttosto che per la conquista di un premio o una vittoria. Questo tipo di atleta è spinto da un desiderio interiore di migliorarsi continuamente e di sperimentare nuove sfide, il che lo rende più resiliente di fronte alle difficoltà e meno propenso a rinunciare.


Torna sempre questa componente mentale, siamo noi che determiniamo come va la vita, ok può capitare una disgrazia, più o meno sconvolgente delle tue giornate, ma la l’effetto che avrà sulla tua intera esistenza LO SCEGLI TU, in base a come scegli di ricordarlo, puoi pensarci e ricordarlo come “caduta dalla bici”, dolorosa quanto vuoi, può averti anche rotto la bicicletta ma, quello che conta, è cosa hai fatto DOPO ESSERE CADUTO. 


Ti sei rialzato sulle tue gambe? La bici non si è rotta? Ti sei rimesso a pedalare?

Lodevole, ma bisogna valutare le intere possibilità.


Ti hanno dovuto ”rialzare”? La bici si è rotta? 

Combatti, senza armi o strumenti di offesa personale, per recuperare la funzionalità delle gambe, ripara la bici, cerca chi può farlo meglio e poi torna a pedalare.

E’ lodevole esattemnte come chi è tornato in movimento dopo essersi “scrollato la polvere di dosso”.


Abbiamo tutti le difficoltà nella vita, dipende tutto da come rispondiamo noi: scegliamo di essere l’atleta intrinsecamente motivato o aspettiamo la motivazione dall’esterno? Quanto crediamo in quello che facciamo? Non pensiamo che si parli di motivazione solo per vincere una batteria di una corsa dei 100 metri alle olimpiadi, lo sport più impegnativo e sottovalutato è il vivere restando sempre la persona che si è secondo la propria natura, fare bene le cose di tutti i giorni, assaporando ogni giornata anche se ci facciamo ingannare e ci diciamo che facciamo sempre la stessa cosa.


Non è la stessa cosa, tu non sei lo stesso, la tua vita non è uguale. Ogni giornata è unica e non si ripeterà mai, dimostra a TE STESSO che puoi farlo e che, nonostante tutto, non ti fermerai mai, buona settimana.


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